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ImmagineQuesta sera voglio raccontarvi una storia che non riguarda un cane molosso, ma che parla di un cagnolino e di una bimba di tre anni che hanno la forza di dieci Pitbull e Amstaff messi insieme. Loro sono il “mio Angioletto sulla Terra”: Valeria e il “suo Angioletto sulla Terra”: Spenky. Questa storia mi servirà anche per dire a tutti che “Pitbull & Amstaff Diaries” è un blog “PRO STAMINA”, che sostiene cioè che ai malati incurabili siano offerte dalla Stato le cosiddette CURE COMPASSIONEVOLI, tra cui il METODO STAMINA del PROFESSOR VANNONI. Per parlarvi del “Team a sei zampe” di questa puntata del blog devo raccontare brevemente la storia di Valeria, nata in un ospedale di Brescia dove, purtroppo, il team del reparto ostetricia ha commesso un errore, riconosciuto in sede legale dal Tribunale. Non nominerò il luogo, perché poco conta. Quel che conta è che Valeria nella pancia di mamma Angela stava benissimo. Gli esami avevano e hanno stabilito che era sanissima. Per una serie di fatti, che non sto ne so spiegare nel dettaglio, iphone due giogo torbiere 015la piccola durante il parto ha riportato danni fisici e neurologici gravissimi. La perizia medica che i suoi genitori mi hanno mostrato e che i giudici hanno considerato, dice, senza mezzi termini che i danni sono del 100%. Senza giri di parole che vi rendano la diagnosi più “dolce” da leggere, Valeria non vede, non parla, non si muove e non può mangiare né bere nel modo in cui lo fanno tutti gli altri bimbi. Inoltre ha una serie di problemi fisici infinita. Valeria, potrebbe pensare qualcuno, soffre tantissimo. Probabile. Ma è viva e merita tutto l’amore che esiste al mondo e anche più in la. Forse il “metodo Stamina” e le infusioni del professor Vannoni (sicuramente tutti avete sentito parlare della cura e del medico che la effettua agli Spedali Civili di Brescia insieme alla sua Equipe), che finora le sono state negate, potrebbero aiutarla a vivere meglio. Per ora ci pensano, e lo fanno davvero alla grande, papà Mauro, mamma Valeria (che aspetta valeria 2un bimbo) e il piccolo, grande, unico Spenky. Spenky è un maltesino delizioso nato ad ottobre di una anno fa. Il 25 dicembre del 2012 è stato il regalo di Natale del mio “piccolo Angelo in Terra”. Valeria l’ho incontrata circa tre mesi fa, per motivi di lavoro (sono una giornalista e sto seguendo il suo caso). Angela e Mauro, che ho conosciuto grazie all’amico volontario del “Comitato Pro Stamina Lombardia” Roberto, sono diventati pure loro due miei carissimi amici. Mi hanno accolto (e subito dopo invitata a pranzo –bravo cuoco il Mauro n.d.m-) nella casa domotica che hanno realizzato per la loro piccola. È super attrezzata. Tutti i momenti di Valeria, che per la sua patologia e forse i fastidi (se no dolori) non dorme quasi mai, sono monitorati da telecamere, la sua stanza e il bagno sono attrezzati per le terapie e la famiglia ha pure comprato un camper perché con lei ci si può muovere solo così. L’imprevisto, in questi casi, si sa, è sempre dietro l’angolo. Quando sono arrivata a Cazzago San Martino in provincia di Brescia, dove Valeria vive, ad aspettami fuori dalla porta c’era Spenky, che scodinzolava festoso. “Questo- mi sono detta- è un luogo felice dove vivere. C’è un cane”. Solo più tardi, parlando con Mauro Angela e Roberto ho scoperto che lui, il “micro cane” che peserà sì e no quattro chili contro gli anche 40 o più dei nostri amati molossi, è uno dei perni del “vivere serena seppur nella difficoltà” della piccola. “Abbiamo sempre amato moltissimo i cani- dice papà Mauro- e quando Valeria ha avuto due anni, nonostante tutti i suoi problemi, abbiamo pensato che un amico a quattro zampe non avrebbe potuto che farle bene e regalarle un po’ di gioia. E così è stato. Dopo quasi un anno siamo contentissimi di avere adottato Spenky. È il migliore amico di nostra figlia. Certo, lei non può giocarci come fanno i bimbi sani, ma ci rendiamo conto che la sua presenza la rende tranquilla. Crediamo anche felice”. Spenky a Valeria non la molla mai. Le sale in braccio, la coccola, la riempie di mille baci e leccatine. E questo, oltretutto strappa sorrisi a Mauro e Angela, che vivono una vita davvero dura e complicata. Insieme sono una squadra vincente. “Lui è il suo custode- continua Mauro- se Valeria è sveglia lui è sveglio. Si addormenta nella cesta fuori dalla sua camera solo se lei riposa. Quando sta male, inoltre, le si avvicina e ci da forza. Non c’è stata una volta in cui Valeria abbia avuto le convulsioni in cui Spenky non si sia messo ai piedi del letto o nei pressi del luogo in cui lei si trovava”. Mauro e Angela sono sicuri che Valeria riesca a sentirne la presenza. “Nostra figlia è cieca- rimarca il papà- così abbiamo messo un campanellino a Spenky, di modo che lo possa sentire arrivare. Lei lo bacia teneramente. È l’unica cosa che riesce a fare. Ed è, per lui e per noi, un regalo immenso”. Qualche problema si presenta quando Valeria viene ricoverata All’ospedale “E. Medea”- Associazione La Nostra Famiglia di Lecco, che si prende cura dei bimbi e ragazzi con disabilità. “In quel caso lo lasciamo agli zii- dice Mauro- e lì, fino a quando non torniamo fa il diavolo a quattro”. So che questa storia potrebbe sembrare strana o una montatura creata a dovere per raccontare quanto i nostri amici a quattro zampe siano bravi. Liberi di credere. Io che ho visto Spenky salire con estrema delicatezza sulle ginocchia di Valeria nel suo passeggino, oppure quando è in braccio a mamma e papà ho percepito che questo la fa stare meglio. Non sappiamo fino dove arriverà la strada di questo miracolo che è Valeria. Quanto sarà lunga e neppure quanto durerà. Ma accanto a lei, fedele, ci sarà sempre Spenky.

Valeria per ora non ha avuto il permesso dei giudici del Tribunale del lavoro di Brescia di sottoporsi alle infusioni del “metodo Stamina”. Nel caso in cui non sia possibile i suoi genitori sono pronti ad andare all’estero e pagare di tasca propria. Sarebbe bello che i nostri malati non dovessero ricorrere a cure di ospedali stranieri. Non trovate?

Forza Valeria! Ti voglio bene! Te ne vogliamo tutti!

(Ho pubblicato le foto col permesso dei genitori della piccola. Grazie Mauro e Angela per avermi reso parte della vostra famiglia)