Un anno fa. Da qualche parte in Ungheria. Io mi immagino in Pannonia, terra degli Unni e di Attila. In questo giorno, non so in quale momento esatto una bellissima esemplare di American Staffordshire Terrier ha messo al mondo tanti cuccioli, uno più tenero dell’altro. Il re dei teppisti, ma anche il più carino eri tu… una palladi pelo scura con una stella bianca sul petto e i calzini bianchi. Non sapevamo che molto più tardi, a ottobre, ci saremmo incontrati. Il tuo principale interesse, in quel momento, era raggiungere la mammella di mamma e giocare con i fratellini. Nella mia immaginazione vedo una umana bionda con gli occhi chiari occuparsi della truppa. Un giorno.. qualche settimana dopo chetu e gli altri cagnolini siete nati… come molto spesso accade… la mamma bulla, con immenso dolore, si è vista portar via te e gli altri piccoli. Di lì è cominciato il tuo lungo viaggio verso di me. Un viaggio che riesco a sentire sulla pelle. Terribile. Il buio, il caldo, gli scossoni. Latrati e guaiti. Non tutti ce l’hanno fatta. Io li chiamo i camion lager. Tu però… mio dolce batuffolo ce l’hai fatta. Mi hanno detto che arrivano sani e salvi solo i più forti e intrepidi. Come molto spesso accade ai cani della tua razza sei finito tra le mani di un cattivo, in una regione d’Italia che non nominerò. Era un cattivo vero, parte
di una famiglia che con gli animali e le persone è davvero cattiva… Non so cosa ti avrebbero fatto Rocco Beleno. Non so cosa saresti diventato. Un cane da combattimento? Un cane da rapina? Ti avrebbero semplicemente dimenticato? La cagnolina che ti ha preceduto non se l’è passata bene. Ma grazie agli angeli che ti hanno affidato a me anche lei sta bene… In quei giorni, quando sei arrivato in Italia, io morivo insieme al mio Alessandro Italo. Te ne parlo sempre vero? Era il mio angelo bianco. Un pitbull. Tanto simile ma anche tanto diverso da te. Quando Ale è salito sull’arcobaleno è cominciato il tam tam delle volontarie. Amiche e sorelle, che ringrazio e bacio una ad una. Ho sfiorato l’adozione di un altro cane. Ma non ce l’ho fatta. Poi una sera mi hanno detto di te. Due giorni dopo, erano i primi di novembre sono venuta a prenderti. Ti ho trovato in stallo da una volontaria, Claudia. Stavi giocando col suo lupo cecoslovacco. Eravamo in cinque duepiedi. Tu, quando sono entrata dal cancello ti sei fermato. Stavi allegramente saltellando sulla pancia di quel cane così grosso. Mi hai guardato. Immobile. Poi sei corso da me. E hai voluto salire in braccio. Non ci siamo più lasciati. Viviamo occhi negli occhi. Tu sei il mio Amico, io la tua mammaduezampe. Sei il mio protettore. E tutto il mio cuore. Buon compleanno amore mio.
…anche i cani di purissima razza, come te, hanno il diritto a trovare una mamma che li adotti… (questo è dedicato a chi mi ha rinfacciato l’alta genealogia di Rocco Beleno dicendo che potevo prendere un “bastardo” in canile)
Grazie di Cuore a Claudia, Monica e Melania (che ha trovato Rocco grazie alla sua vet).
In loving memory of Alssandro Italo. Sempre con noi.